domenica 26 febbraio 2017

La Bestia è l’Anticristo

Tutti gli interpreti biblici riconoscono che la Bestia sia l’Anticristo di cui parla San Giovanni e l’Uomo Iniquo, o Colui che si contrappone (al Cristo: l’Anticristo) previsti da Paolo. Essa deve apparire alla vigilia del Ritorno del Cristo: Giovanni dice: “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Questo è l’Anticristo!” (1 Giovanni 2,22).
Gli Israeliani sono i soli a negare “che Gesù sia il Cristo”, il Messia di Dio. L’Islam proclama questa Verità, il Corano riconosce, soprattutto, che Gesù sia “la Parola di Dio” e “lo Spirito di Dio” (Corano III; La Famiglia d’Imran,45).
Paolo ha detto: “…Riguardo alla Venuta (il Ritorno) del Signore nostro Gesù Cristo… prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà essere rivelato l’Uomo Iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone (l’Anticristo). Non ricordate che, quando ero tra voi, venivo dicendo queste cose?” (2 Tessalonicesi 2,1-5).
I tempi apocalittici sono dunque riconoscibili dalla riapparizione dell’Anticristo in Palestina, fino al cuore stesso di Gerusalemme, per condurre la battaglia finale contro il Cristo. Quest’ultimo lo vincerà e l’Anticristo sparirà per sempre (Apocalisse 17,8). Ciò conferma quello che Gesù aveva già rivelato ai Suoi apostoli riguardo la Fine dei Tempi: “Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina” (Luca 21,20). Rendiamoci anche conto che è l’Ora del Ritorno di Gesù.
Nella parabola del fico, Gesù ci domanda di riconoscere questo Tempo in cui la Bestia riappare e che precede il Suo Ritorno:
“Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose (la Bestia in Palestina), sappiate che Egli (il Figlio dell’Uomo, Gesù) è proprio alle porte.” (Matteo 24,32-33)
È quindi imperativo! Dobbiamo scoprire l’identità della Bestia per realizzare che l’Ora del Ritorno di Gesù è arrivata.

La Bestia

Una “Bestia” è esistita in passato, essa non esisteva più nel 95 d.C. data nella quale l’Apocalisse fu scritta. Giovanni la vede ritornare per un Periodo nel futuro, ma per scomparire poi per sempre:
“Vidi salire dal mare una Bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi… (13,1)… E tale cifra è 666 (Apocalisse 13,18)… La Bestia che hai visto era (nel passato, prima del 95 d.C.), ma non è più (nel 95 d.C.), salirà dall’Abisso, ma per andare in perdizione.” (17,8)…”E più non riapparirà.” (18,21)
Israele è l’unico Stato che sia esistito nel passato (prima del 95 d.C.) come Regno e che non esisteva più nell’anno 95 d.C., essendo stato distrutto da Tito nell’anno 70 d.C.
Sotto Salomone, questo Regno aveva raggiunto l’apogeo della sua gloria ed era diventato il famoso Impero Salomonico: “La quantità d’oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di 666 talenti, senza contare quanto ne proveniva dai trafficanti…” (1 Re 10,14 / 2 Cronache 9,13). Per scoprire l’identità della Bestia, dobbiamo paragonare il suo “numero 666″ al peso dell’oro (666 talenti) che entrava nelle casse di Salomone. Questo perché la Bestia sogna di ristabilire l’Impero di Salomone, il “Grande Israele”, di cui il numero “666” diviene il simbolo. Da notare che è un “numero d’uomo” (13,18); ciò significa che questa Bestia è il simbolo di un gruppo umano.

666, simbolo della Bestia e del Grande Israele
Nel 587 a.C., Nabucodonosor mise fine, una prima volta, al Regno ebraico. Questo Regno fu ristabilito in seguito dai Romani nel 37 a.C., con Erode il Grande come re. Gesù annunciò la fine prossima di questo secondo Regno Israeliano: “Gli si avvicinarono i Suoi discepoli per farGli osservare la costruzione del Tempio. Gesù disse loro: Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata” (Matteo 24,1-2). In effetti, Roma, che aveva ristabilito il Regno in Israele, gli mise fine una seconda volta cento anni dopo. Distruggendo Gerusalemme e il Tempio nel 70 d.C., il Generale Romano Tito compì, a sua insaputa, la profezia del Cristo. L’Apocalisse predice il ritorno della Bestia, una terza volta, ma per andare in perdizione per sempre: “e più non riapparirà” (18,21 / 19,19-21).

La potenza della Bestia

Nel momento della sua terza apparizione, la Bestia ritorna nel mondo armata di una grande potenza conferitale “dal Drago” e dalla sua alleata “la seconda Bestia” (13,11):
“Il Drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande.” (13,2)
Bisogna sottolineare che è Satana -e non Dio- che sostiene la Bestia, ed è ancora egli che riunisce i suoi sudditi “dai quattro punti della terra” in Palestina (20,7-8).
“Vidi poi salire dalla terra un’altra Bestia… Essa esercita tutto il potere della prima Bestia in sua presenza…” (13,11-17)

La “ferita” della Bestia

La Bestia era stata ferita a morte alla testa, ma la sua ferita mortale è stata guarita: “Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita” (13,3).
Questa ferita mortale è il simbolo delle due distruzioni subite da Israele nel passato ed evoca anche il crimine di Hitler. Il profeta Geremia usò quest’espressione nel momento della distruzione di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor:
“I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la figlia del mio popolo, da una ferita mortale.” (Geremia 14,17)
La Bestia, guarita dalla sua ferita mortale, riappare gloriosa, potente, seducente e ben sostenuta dai suoi alleati: il “Drago” e la “seconda Bestia”. Il mondo intero ammira la “resurrezione” di Israele.

Il potere di seduzione della Bestia

Il mondo è in ammirazione davanti a questa Bestia guarita che riappare con gloria e potenza. Tutti affermano che nessuno è capace di combatterla:
“Allora la terra intera presa d’ammirazione andò dietro alla Bestia… e adorarono la Bestia dicendo: ‘Chi è simile alla Bestia e chi può combattere contro essa?’ (13,3-4)… E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel Libro della Vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno nel vedere che la Bestia…” (17,8)
Nessuno, infatti, osa pretendere di vincere lo Stato di Israele. La grande potenza di questo piccolo Stato si estende su diversi importanti piani (militare, sociale, mediatico, finanziario, di lobby internazionali…). Questo le dà un impero internazionale che intimidisce, cioè paralizza, la maggioranza delle persone. Volente o nolente, il mondo segue la politica Israeliana. Anche il Vaticano non osa opporvisi, né testimoniare per il Messia davanti alla sua potenza. Nessuno si aspetta la tragica fine che subirà Israele, fine profetizzata dall’Apocalisse.

Durata della Bestia e sua caduta

Alla Bestia è concesso di trionfare durante un periodo simbolico di “quarantadue mesi”, di impiantarsi, per la guerra, su tutta l’estensione della Palestina e di occupare Gerusalemme, prima di scomparire improvvisamente:
“I quali (i pagani, il popolo della Bestia) calpesteranno la Città Santa (Gerusalemme) per 42 mesi.” (11,2)
Sono definiti “Pagani” a causa del loro rifiuto di Gesù.
“Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni (i Pagani o i gentili già menzionati)… Gog e Magog (simbolo dei Pagani), per adunarli per la guerra (non per la pace: shalom)… Marciarono su tutta la superficie della terra (le colonie ebraiche) e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la Città diletta (Gerusalemme). Ma un fuoco scese dal Cielo e li divorò.” (20,7-9)
Gli Ebrei Sionisti, falsi Ebrei secondo Apocalisse 2,9 / 3,9, spinti da Satana, non da Dio, sono venuti numerosi in Palestina dai quattro punti del mondo. Sono corsi là “sedotti” dal mito della “Terra Promessa”. Si sono stabiliti qui, attraverso la guerra, non con la pace, su tutta l’estensione del paese, fino a Gerusalemme che hanno proclamato loro capitale. Giovanni ha previsto la distruzione certa e improvvisa dello Stato di Israele sotto forma di un “fuoco che scese dal Cielo”.

L’Altra Bestia (I Dieci Re)

Dopo la prima Bestia, Giovanni vede “un’altra Bestia” che si adopera per stabilire l’impero della prima Bestia imponendolo a tutte le nazioni, con ogni mezzo. Questa seconda Bestia è chiamata anche il “falso profeta” (19,20), perché parla in favore della prima Bestia e profetizza falsamente il suo successo (la vera profezia predice, al contrario, la sua disfatta). Essa è anche rappresentata dalle “dieci corna” sulle teste della prima Bestia che rappresentano i “dieci re” al suo servizio:
“Vidi poi… un’altra Bestia… Essa esercita tutto il potere della prima Bestia in sua presenza…potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero l’immagine della Bestia… e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della Bestia…” (13,11-17)
“Le dieci corna che hai visto sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un’ora soltanto insieme con la Bestia. Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla Bestia” (13,1 / 17,3 / 17,12-13).
“…Ma la Bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti… (19,20)… E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la Bestia e il Falso Profeta…” (20,10)
Da notare che questi dieci re appaiono nello stesso momento della Bestia. Il sostegno incondizionato degli U.S.A. a Israele rivela l’identità della seconda Bestia. I “dieci re” sono i dieci presidenti degli U.S.A. dalla fondazione di Israele nel 1948, da Truman a Clinton che ne è il decimo: Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan, Bush Senior, Clinton.
George W. Bush Junior è l’undicesimo, portando tramite suo padre, uno dei dieci precedenti, il nome identico al suo, figura tra i dieci.
Senza questi dieci re dell’America, Israele non sarebbe né esistito, né durato…
In fin dei conti, delusi dalle loro azioni, i “dieci re” (a partire dal regno dell’undicesimo: Bush Jr) e la Bestia stessa distruggeranno Israele, colpendo “Gerusalemme”, il suo cuore. Sarà una sorta di autodistruzione: “Le dieci corna che hai viste e la Bestia odieranno la Prostituta (Gerusalemme)… e la bruceranno col fuoco” (17,16). Quando questo accadrà capiremo meglio con quale mezzo Gesù, il Cristo vivente, distruggerà l’Anticristo.
La Prostituta è la “donna seduta sopra la Bestia” (17,3-5). Giovanni spiega che “La donna che hai visto simboleggia la Città Grande (Gerusalemme), che regna su tutti i re della Terra” (17,18). Essa regna sui “dieci re” e, attraverso essi, su gli altri capi di Stato e i loro eserciti. Giovanni la vide “squarciata in tre parti”: Ebrea – Cristiana – Mussulmana (16,19), mettendo fine al sogno Sionista.

“Quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù (Apocalisse 17,6)”
Quelli che collaborano con la Bestia sono radiati per sempre dal Libro della Vita Eterna. Coloro che combattono la Bestia sono gli eletti da Dio:
“L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel Libro della Vita dell’Agnello (Gesù) immolato (crocifisso).” (13,8-9)

“Nelle braccia di questo padre ebbro di dolore, un piccolo Palestinese vittima della violenza israeliana” Foto Reuters – L’Orient le Jour – 20.05.2004)

1 commento:

  1. A mio avviso, state brancolando nelle tenebre più dense, e travisando completamente la Profezia di Dio. Gesù il RE dei re, (gli Eletti da Dio, Santi), dovevano insieme adempiere le profezie del Vecchio Patto dalla Nuova Gerusalemme, (salmi 2° e 11O°+ Apoc. 2;26 e 27 + 19; 11 - 21); che è diventata Realtà Celeste, nella Generazione che vide la distruzione del Tempio e di Gerusalemme del 7O d, C.! (Luca 21; 2O - 36). L'Apostolo Giovanni in 1°Giov. 2; 18 - 2O, DISSE AL SUO TEMPO, CHE GLI ANTICRISTI ERANO USCITI DA LORO. Erano cristiani, ma rinnegarono poi il Cristo. Contraddire questa Verità, attestata da colui che scrisse l'Apocalisse, è un'Eresia troppo severa; vedere 2°Piet. 3; 15 e 16. tutto ciò, con Amore.

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